Quale può essere, oggi, il valore aggiunto di una didattica in natura e con la natura, che superi l’angustia della frammentazione di tempi e saperi? In un contesto culturale che acquisisce sempre maggiore consapevolezza della complessità e intersettorialità dei processi naturali, si può investire su metodologie didattiche di tipo pratico che abituino bambini e ragazzi a riconoscere le mille interrelazioni che li circondano, oltre che a ragionare ed agire con la propria testa (E. Morin diceva: “meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”)?
Questo Taccuino sulle Scienze della Terra fa parte di un gruppo di tre (gli altri sono dedicati all’ambito naturalistico – ecologico e a quello storico – antropologico), apparentemente “tematici” ma in realtà strutturati con ricorrenti collegamenti trasversali e interdisciplinari e completati da schede di lavoro fotocopiabili per i ragazzi.
Per consentire a tutti (insegnanti e ragazzi) di lavorare efficacemente, abbiamo pensato a tanti diversi tipi di attività (disegno, scrittura creativa, giochi, costruzione di modelli, classificazioni, simulazioni, risoluzioni di problemi ecc.), individuali o di gruppo, per ognuna delle quali suggeriamo, in maniera adattabile, un certo contesto di apprendimento (sul sentiero, nel museo, a scuola, a casa). Ciò contribuirà a modificare la visione settoriale che spesso noi tutti abbiamo dei vari luoghi, a moltiplicare le opportunità didattiche ed educative, ad accrescere il senso di appartenenza.